Popolazioni piccole ed isolate, come quella di Anthemis aeolica, tendono ad avere una bassa variabilità genetica e sono più vulnerabili agli stress ambientali. Una diminuzione della diversità genetica può provocare la fissazione di alleli deleteri, la riduzione del grado di eterozigosi e conseguente riduzione della fitness. Nel caso in cui questo processo sia in atto nell’unica popolazione di Anthemis aeolica, che consta di circa 400 individui, la specie risulterebbe ancora più vulnerabile agli stress ambientali. Pertanto, presso i laboratori del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università di Catania e del CNR-ISAFOM sede di Catania, è stata avviata un’indagine volta alla stima della variabilità genetica intra-popolazionale. L’analisi ha preso in considerazione i seguenti parametri: frequenza allelica, tasso di eterozigosità, presenza di alleli esclusivi e flusso genico. Per confrontare la variabilità genetica tra la popolazione naturale e piante coltivate sono stati utilizzati tessuti fogliari provenienti da 48 individui generati da semi (generazione F1) e da 48 individui campionati dalla popolazione naturale.
L’estrazione del DNA è stata effettuata, seguendo il protocollo di Kocik (1996), modificato appropriatamente. Per la fase di screening sono state utilizzate 6 coppie di primer che amplificano regioni microsatellitari polimorfiche ampiamente utilizzate in letteratura per scopi simili. L’amplificazione delle regioni target ha permesso di individuare regioni di DNA (microsatelliti) in condizioni di eterozigosi e omozigosi che hanno permesso di stimare la variabilità genetica intra-popolazione e tra generazioni in Anthemis aeolica.